Antonio Ligabue

Ultima modifica 27 giugno 2024

Il Museo, istituito nel 1988, raccoglie materiale bibliografico ed iconografico di Antonio Ligabue  allo scopo di illustrare il percorso artistico di questo tormentato pittore. Presso il Museo è possibile ammirare un autoritratto e Gorilla nella foresta, opere orignali di Antonio Ligabue.Ad arricchire il museo multipli di sculture, incisioni, fotografie e stampe. 

Antonio Laccabue (vero cognome) nacque a Zurigo nel 1899, da Elisabetta Costa e Bonfiglio. All’età di un anno fu dato in affido alla famiglia Gobel. Ebbe un'infanzia emotivamente molto sofferta passando da scuole speciali e ricoveri in ospedali.

Nel 1919 fu mandato Gualtieri, paese del padre, dove crebbe la sua sofferenza, che esprimeva con azioni autolesionistiche e con la pittura. Visse molti anni nella golena del Po, dove fu scoperto e aiutato dallo scultore Marino Mazzacurati.

Nei suoi dipinti e nelle sculture raffigurò soprattutto animali e autoritratti come espressione della continua ricerca dell’Io, in un dialogo stretto tra sé e la natura. Fu ricoverato tre volte all’Ospedale psichiatrico di Reggio Emilia. Una grande mostra alla “Barcaccia” a Roma lo lanciò a livello nazionale, ma fu un successo troncato presto da un colpo apoplettico.

Morì a Gualtieri il 27 maggio 1965. Sulla tomba fu posta dall’amico Andrea Mozzali la sua maschera funebre in bronzo.

link utili  https://www.museo-ligabue.it/antonio-ligabue/

Donazione Umberto Tirelli

La Donazione Umberto Tirelli (Gualtieri 1928/Roma 1990) celebre costumista dei maggiori registi italiani, lasciò alla sua morte al Comune di Gualtieri oltre 50 opere di notevole qualità artistica di autori quali De Chirico, Guttuso, Casorati, Balthus, Manzù, Clerici e Mazzacurati, unitamente a due costumi realizzati per l'"Enrico IV" di Pirandello e per "Ludwig" di L. Visconti.

Giovanna Daffini

Giovanna Daffini, una voce potente, unica e irripetibile che ha fatto la storia della canzone popolare italiana cantando la miseria, la guerra, l’emarginazione, il lavoro, la rivincita e la speranza. Dalle risaie alle feste di piazza alle osterie e ai “cafè concerto” sempre col suo violinista, il marito Vittorio Carpi.
La forza della storia di Giovanna Daffini non è solo nel fatto di essere partita dal niente, dalle esibizioni nelle feste di paese o nelle osterie imbracciando la chitarra e il piattino per le monete in mano. O dai canti mondini imparati mentre ripuliva il riso dalle erbacce nelle risaie del Vercellese. Né per essere riuscita a salire su palcoscenici prestigiosi in Italia e all’estero, a cantare davanti a un pubblico colto. La forza sta nel fatto che su quel palcoscenico Giovanna ci ha portato il suo mondo: popolare, contadino, di lavoro e fatica. Con le parole, le musiche, la vocalità. Ha portato se stessa, le umili origini, la voce diversa. Il timbro aspro e corrosivo. La sua lotta: di donna, di lavoratrice, di emarginata.

Il percorso professionale e musicale di Giovanna Daffini in questo link  https://www.rsi.ch/rete-due/programmi/cultura/grand-bazaar/Giovanna-Daffini--2087656.html

Museo Antonio Ligabue, la  Donazione Tirelli e le sale affrescate sono visitabili tutto l'anno (salvo due mesi nel periodo invernale). 

**Avviso: A partire dal giorno 16 Gennaio 2023 il Palazzo Bentivoglio sarà chiuso alle visite a causa del cantiere relativo a Lavori di interventi locali di riparazione e restauro architettonico - fondi ex D.M. 106/2018 e D.I. 192/2020.

Per info:

tel 0522 221853

tel  3356955053 -  Presidente Pro Loco Gualtieri.  


Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot
Cookie
Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti. Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie. Per maggiori informazioni consulta la Cookie Policy